martedì 31 dicembre 2019

domenica 22 dicembre 2019

Bianco Natale.




Quel lieve tuo candor, neve
discende lieto nel tuo cuor
nella notte santa, il cuore esulta d'amor
è Natale ancor
E viene giù dal ciel, lento,
un canto che consola il cuor
e mi dice spera anche tu...
è Natale, non soffrire più!

Nella notte santa il cuore esulta d'amor
è Natale ancor
E viene giù dal ciel, lento
un canto che consola il cuor,
e mi dice: spera anche tu...
è Natale, non soffrire più!



venerdì 20 dicembre 2019

2020




Come sarà l'anno nuovo?
Come vuoi tu uomo?

Vuoi la pace, l'avrai,
vuoi la guerra, la meriterai.

Continua a tradire i principi della vita
e ti accorgerai presto, il tuo cammino è finito.

Rinnega ogni sentimento e morale
finirai nel fango, finirai nel male.

Apri gli occhi e guarda il cielo
alza la testa, il cuore verso l'eterno...

Ama e prega, c'è uno sopra di noi
che ci aiuta se tu lo vuoi...
Prega uomo-ama uomo!!!


Edith



Foto di cocoparisienne da Pixabay

domenica 15 dicembre 2019

Il denaro.




Il denaro può comprare una casa ma non un focolare.
Può comprare un letto ma non il sonno.
Può comprare un orologio ma non il tempo.
Può comprare un libro ma non la conoscenza e la saggezza.

Può comprare una posizione ma non il rispetto.
Può pagare il dottore ma non la salute.
Può comprare l'anima ma non la vita.
Può comprare il sesso ma non l'amore.

Il denaro può comprare una posizione, ma non il rispetto.
Il denaro può comprare il sangue, ma non la Vita. 

Proverbio cinese



lunedì 24 giugno 2019

La democrazia incomincia a due.

Per chi non ama la legge, mi permetterò di ricordare che gli oppressi, gli schiavi, gli esiliati, i feriti in tutti i sensi, vogliono essere protetti dalla legge e chiedono anzitutto che sia garantito il loro diritto ad esistere.
Per i ricchi, questa necessità sembra al passato e, se fanno appello alla legge, lo fanno per avere un di più o per chiedere la protezione dei loro beni. I poveri, loro, lo fanno per chiedere il riconoscimento della loro esistenza, della loro identità.

Nella crisi economica che attraversiamo, esigere almeno il diritto all'identità umana per ciascuno mi sembra più che mai una necessità.
Secondo le leggi che sono nostre, quelle e quelli che non hanno lavoro, che non posssiedono beni, non contano niente. Mi sembra indispensabile che restino almeno delle persone civili riconosciute come tali, che non siano sottomessi a un paternalismo che toglie loro la dignità umana.
Su questo punto, le necessità della donne assomigliano a quelle dei nullatenenti.

Luce Irigaray


giovedì 20 giugno 2019

La rivincita della natura.

 

 

Nella mia vita da 90enne ho conosciuto tanta gente, non ho mai chiesto di che razza sono, che fede, che tendenza sessuale o altro. Sono arrivata in Italia, dall'Austria, per amore in tempi ancora non sospetti anche se poi quell'amore mi portava a tanta sofferenza.
Oggi comincio a pensare a cose che ai quei tempi non mi venivano in mente. Serve veramente questa mescolanza dei popoli? Gente cresciuta in ambienti diversi, in zone del mondo diversi, con il colore della pelle diverso, persone che non possiamo mai comprendere veramente?
E loro come si sentono in mezzo a noi? Come si sentono le badanti che lasciano la propria famiglia, bambini, paesi per guadagnare un pò di soldi. E quando trovano l'occasione di rifarsi una nuova vita, abbandonando tutto il passato e il loro paese? Il mondo va veramente nel verso giusto, un mondo che non riconosco più.
Può sopravvivere una società senza rispetto verso il prossimo? Senza l'educazione, senza il riguardo, la cortesia e la gentilezza?

I figli tanto voluto quando poi nascono vengono presto in mani estranei. Non trovano l'attenzione che meritano dai genitori. Così capita, che si formano le baby gang, un devastante esempio di mancanza di amore e vicinanza. Deridono un altro essere umano, come un gioco, per noia e per passare il tempo. Sono un peso per la società!

Anche le guerre sono solo un ammazzare, ammazzare in massa un'essere umano che neanche si conosce. Milioni di morti sono costati nella prima e seconda guerra mondiale. Il male che viene fatto si imprime nel cuore di ogni uomo che si chiede il perchè. E chi produce il materiale bellico, sempre più sofisticato? Con quei soldi si poteva sfamare tutto il mondo, creare, dove c'è sofferenza, situazioni vivibili con dignità e pace. I bambini non dovrebbero essere costretti a giocare in mezzo alle case distrutte e guerre. Paura e fame sempre presenti.

Oggi questo è il mio pensiero che voglio mandare al mondo.
Noi esseri umani ci crediamo al di sopra di tutto, invece siamo alla fine del nostro cammino, siamo un niente. Anche la natura si prende la sua rivincita con disastri ambientali, causati dallo stesso uomo.
E' solo da pregare.

Edith



martedì 11 giugno 2019

Space Shuttle.




Sei grande uomo, fai passi giganti,
vai fino alle stelle, cerchi nuovi incontri!
Il mondo è tuo ed anche l'universo,
perchè non vuoi fare niente per il fratello più perso?
Perchè si nasce in certe parti della terra?
Perchè solo il più furbo la ricchezza afferra?
Perchè l'odio non lascia più posto a niente;
Svegliati uomo, se non sei perdente,
fai un abbraccio e un gesto generoso,
ascolta il grido della bocca bisognosa.
Sei grande uomo, vai sempre più lontano
non dimenticare il vicino, ritorna ad essere umano!


Edith



venerdì 24 maggio 2019

Ora che sono solo Signore.





 Ora che sono solo Signore
e mi sembra di non aver mai seminato.
Ora che le rughe sono un'abitudine
e non sento piu' rabbia allo specchio
ANCORA ORA MI RIVOLGO A TE
mentre la casa fa danzare i ricordi
mentre il denaro perde di importanza
mentre nessuno ascolta piu' le mie storie
mentre il telefono accumula la polvere
ANCORA TI CERCO
quando il sole risplende ignaro
quando la luna lo riflette ancora gaia
quando il traffico riprende al mattino
quando la noia regna sul giorno
PIU' GRANDE E PIU' VICINO TI SCOPRO
Tu non hai dimenticato la mia storia
Tu non hai perso l'interesse per me
Tu conosci il filo che mi lega al mondo
Tu incoraggi il mio coraggio
ED IO SONO CON TE


Anonimo padovano


mercoledì 8 maggio 2019

Ti penso sempre cara amica.




Ti penso sempre cara amica Elfriede
e vicina a quel gigante di Verona,
sei immortale anche tu.

Edith



lunedì 22 aprile 2019

Su le ale bianche de la fantasia.





 Su le ale bianche de la fantasia
che drento mi de spesso l'è presente,
me son trovàda un giorno par magia
in un paese de altro continente.

O' visto gente alegra spensieràda
lì droga no ghe n'èra e gnàn briganti,
l'arieta l'èra pura e no inquinàda
più onesti i' èra anca i governanti.

Trà mi alor m'ò dito, ma che belo
saria sto vivar tuti in'armonia,
intanto i m'à ciamàdo dal tinelo
de boto son piombàda in casa mia.

Però me son promessa che ogni giorno
apena posso e sensa tante spese,
me meto quele ale e sgòlo intorno
fintanto che no rivo in quel paese.

Cossì par qualche ora e forsi più
mi sono felisse con le mie illusioni,
bisognarea spassiàr de spesso in sù
che forsi... Se diventarea più boni.

Zia Maria



Robert Hagan
Impressionista contemporaneo Australiano

Vecio capel.





Vecio capel de alpin, tacà a la porta,
maciado e desformà da tanti ani,
la pena nera spelaciada e storta,
te me ricordi sempre i me vintani.

Vecio capel, te meto qualche volta
quanto se se trova tuti insieme,
quei che è restado, quei che no l'ha "tolta"
quei che la vita g'ha lissià le pene.

Capel de alpin, ne la me testa vecia,
te porti cante mai desmentagà,
sento fis-ciar el vento ne la recia,
e vedo el sol che incendia monti e prà.

Quando te g'è el capel te pari mato,
i dise quei che no capisse gnente,
lori i no sa che l'è 'n capel fatato,
malà de nostalgia, fato de gnente.

Dòneme ancora sogni a capelade,
imbriàgheme de sogni e poesia
e fame amar la gente e le contrade
regàleme salute e fantasia.

Vecio capel, se moro te voi rente,
nei pascoli del ciel su qualche stela,
soldà dei monti, eterna sentinela,
in barba a quei che no capisse gnente.

Umberto Rossignolo 


mercoledì 27 marzo 2019

La casalinga.





Al primo arfiar del vento
de un dì de primavera,
spaniva tanti fiori drento un pra
lavadi da la sguassa de matina.
Le nuvole d'argento
balava su nel cel
caressando le stelle picenine
sconte la su in-t-un mar de umilità.
'Na verde destesa rebutava
arente al fior del pissacan,
spighe d'oro se maurava
segnando celesti orizonti
par tramonti ancora piassè ciari.
Coi slusini de l'aurora
e negà ne la speransa,
eco...è nata...
una grande Associassion.
Cori grandi e ne l'anima ugualiansa
pieni sgonfi de speransa
drento a tanta dignità...
OIKIA 
che, così l'è sta ciamà.
Gran Signora e l'è regina
senza ori e nissuna vanità.
Nel silensio l'è pressiosa,
sempre pronta a tuti quanti,
la regala a piene man
quel'amor che la g'à in cor.
E l'è mama e l'è na sposa
come un'ava laboriosa,
sempre linda questa dona
'sta signora casalinga.
L'è 'l riflesso de la vita,
canto dolce la so assion,
umiltà de margherita...
ma vestida de un gran sol.

Marchiotto Germana Lugoboni



Dettaglio di le "Donne che lavorano" di Giacomo Ceruti

domenica 24 marzo 2019

A la mama bisogna volerghe ben finchè l'è viva.





A la mama bisogna volerghe ben
fin che l'è viva,
parchè quando l'è morta
se fa poca fadiga.
Me vien da ridar
quando vedo serti fioi
che dopo du giorni
che i ghe là soto tera,
i va a 'nfiorarghe la tomba
che la par 'na sera.
Tuti vestidi in nero 
e con 'na malissia assè schifosa
i se mete in zenocion,
e sgranando la corona
el par che i diga le orassioni!
Prima de vegner via,
i ghe darà almanco vinti basi e la fotografia.
Se qualche amigo se vissina
e ghe fa le condoglianze
i se mete a piansar,
i se dispera, 'mbastendo 'na commedia...
che la par qusi vera.
So mama che da lassù la vede tuto,
la ciama da 'na parte la Madona
e in confidenza la ghe dise:
"guarda Ti un pò là
che rassa de fioi semi che g'ò 'rlevà.
Adeso che son a posto
e no g'ò bisogno più de gnente,
i spende 'na fortuna
sol par fasre vedar da la gente.
E fin che era viva
me g'à sempre dà un piato de minestra longa
...e anca biastemà!"

Zia Maria



Dipinto Vincenzo Irolli

martedì 12 marzo 2019

Festeggiamo Papa Francesco.





Voglio ricordare la nascita di una Chiesa più generosa e umana con
l'elezione di Papa Francesco avvenuta il 13 marzo 2013. 
Sono passati già 6 anni.
E' una data che mi ha subito colpito.

Al nostro Papa Francesco auguriamo un mondo di bene,
salute e forza nel continuare la strada
che il buon Dio ha segnato per lui.

Auguri Papa Francesco.


domenica 3 marzo 2019

Die Brücke.





Ich möchte eine Brücke bauen
von der Gegenwart in die Zukunft.
Ich mochte eiene Brücke bauen
von einem zum anderene Menschen,
von der Dunkelheit in das Licht,
von der Traurigkeit zur Freude.
Ich möchte eine Brücke bauen
von der Zeit in die Ewigkeit,
über alles Vergängliche Hinweg. 

Anne



Immagine presa dal web senza nome dell'autore.

sabato 2 marzo 2019

Erinnerungen.


 


Oft scheinst du mir ein Kind, ein kleines,
dann fühl ich mich so ernst und alt,
wenn nur ganz leis dein glockenreines
Gelächter in mir widerhallt.

Wenn dann in großem Kinderstaunen
dein Auge aufgeht, tief und heiß,
möcht ich dich küssen und dir raunen
die schönsten Märchen, die ich weiß.

R.M. Rilke


martedì 26 febbraio 2019

La bela mimosa.





L'era li, mattina e sera
a sul cantòn de Via Capél
sora un vecio cavaleto
la posava el sò sestel.

Con çinquanta, çento franchi
la te dava i so maseti
che i savèa de primavera
e i brilava de rosà.

"Siora Melia, cosa gala
da portarghe a me morosa"
"G'ò de tuto bel moreto
ma voi darte la mimosa.

Col so far da popolana
la sigava a tuta gola
"la vàl manco d'un garofano
dài compreme la mimosa".

Pò d'un colpo l'è sparida
s'à smorsà la so canson:
ò pensado l'è partida
ma par qual destinassion?

Mi la vedo la sù in alto
nei giardini che gh'è in cel
che la gira in meso ai angeli
con al brasso el sò sèstel.

Carla Zanini Ferrari



Felice Boscarati (1721-1807)
Donna con cesto di fiori e un uomo che l'abbraccia

lunedì 11 febbraio 2019

Ein bißchen mehr… Friede.


 


Ein bißchen mehr…

Ein bißchen mehr Friede
und weniger Streit,
ein bißchen mehr Güte
und weniger Neid,
ein bißchen mehr Liebe
und weniger Haß,
ein bißchen mehr Wahrheit,
das wär doch schon was.

Statt soviel Hast
ein bißchen mehr Ruh’.
Statt immer nur ich
ein bißchen mehr Du!
Statt Angst und Hemmungen
ein bißchen mehr Mut
und Kraft zum Handeln,
das wäre gut.

Kein Trübsinn und Dunkel,
mehr Freude und Licht.
Kein quälend Verlangen,
ein froher Verzicht
und viel mehr Blumen
so lange es geht,
nicht erst auf Gräbern,
da blühn sie zu spät!

Peter Rosegger