lunedì 30 settembre 2013

Primo giorno di scuola.




Oggi è il primo giorno di scuola,
non inventare il mal di gola.

Lavati svelta il visino
e indossa il tuo bianco grembiulino.

Non disturbare la tua vicina,
cerca di essere buona e carina.

In silenzio devi ascoltare,
perché hai tante cose da imparare.

Le scarpe lucide, i capelli al vento.
Corri corri, oggi è il grande momento.

Il portone si chiude,
sei in bella compagnia.

Il primo giorno di scuola,
cominciavi in allegria.

Edith


sabato 28 settembre 2013

Dimenticata.





Di nascosto ti ho spiata dalla finestra,
sei seduta là tranquilla e aspetti.

Aspetti qualcuno entrar nella tua stanza
che porti un sorriso o qualche pietanza.

Hai posato le mani nel tuo grembo
sciupato dal lavoro, dalle fatiche, dal tempo.

Hai gli occhi spenti che non vedono lontano,
ma giri e rigiri una fotografia tra le tue mani.

I capelli biondi una volta, oggi son bianchi,
i tuoi brevi passi sono pesanti e stanchi.

Ritorni col pensiero ai tempi vissuti,
quando era tutto chiaro e non v'erano dubbi.

Sei una madre e hai dato ciò che potevi,
anche se oggi, sei qui, la più sola sulla terra.


Edith


venerdì 27 settembre 2013

Droghe e pene.


Ogni tanto i politici discutono cosa fare per risolvere il problema delle carceri affollate, malsane e non degne della nostra società. Purtroppo delinquere per alcune persone é quasi un gioco o una sfida e lamentarsi dopo non serve e a niente. Il carcere non é una villeggiatura. Con i tempi che corrono ci sono anche molti stranieri e così 40.000 posti regolari sono occupati da 70.000 condannati o in attesa di giudizio. In Austria hanno risolto una situazione insopportabile e hanno costruito in Romania un carcere in cui mandare a casa i loro connazionali. Per i piccoli reati, spesso giovani, sarebbe utile trovare degli spazi fuori dal penitenziario come le comunità dove imparare a vivere una vita normale, un'educazione che a loro mancava, proprio dalla famiglia. Insegnare anche la fatica della vita, zappare la terra, i calli nelle mani come hanno fatto i nostri padri con tanti sacrifici. Quando vedo questi giovani, ubriachi di sballo, come si dice oggi, in chiassose discoteche, con luci abbaglianti, ho paura per loro. La droga non é sparita, si trova più che mai in commercio e nonostante la si combatta da 30-40 anni esiste ancora questo flagello accessibile a tutti ed é una lotta ancora senza risultati. La globalizzazione del Mondo rende ancora più facile il commercio della droga. 

Guardiamoci in giro a quel che succede ora in nord Africa, un mondo in fiamme e la gente che cerca di salvarsi la vita scappando dalla guerra e morte in altri paesi e da noi ne vengono sempre di più portando altre preoccupazioni e problemi. La situazione creatosi non é facile da affrontare, ne per noi e ne per loro. I Governi dei paesi benestanti non hanno aiutato abbastanza. Per anni hanno anche mandato materiale bellico. La Caritas ha mandato i missionari, le varie ONLUS e ONG hanno fatto tanto, ma non basta. Spesso sono costretti ad andare via, come in questo momento i medici senza frontiere.

Differenza tra ONLUS e ONG.

ONLUS - Organizzazione Non lucrative di Utilità Sociale - enti che godono di agevolazioni fiscali in virtù della loro finalità sociale.
In Italia sono oltre 35.000

ONG - Organizzazione Non Governative - enti riconosciuti dal Ministero degli Esteri e sottoposte periodicamente a rigorosi controlli economici e finanziari.
In Italia sono 253.

CBM Italia ha ottenuto la qualifica sia di ONLUS che di ONG.

Edith

giovedì 26 settembre 2013

Quest'uomo, Papa Francesco, è un padre e già Santo.



Papa Francesco ci piace sempre di più! 

Non è solo uno che predica, ma una persona concreta che conosce le debolezze degli uomini e i suoi limiti. Denunciare pubblicamente che la globalizzazione è sbagliata e l'incapacità dei politici, anche nel nostro paese, che ci hanno portato alla deriva, è suo dovere e diritto! I nostri onorevoli fanno meglio a stare zitti, soprattutto coloro che hanno un capo "fuori ogni riga e regole"! 
Quello che dice Papa Francesco è una grande verità, ed è giusto mettere alla gogna quest'inaccettabile situazione! C'è sempre più povera gente che fatica a vivere e subisce la difficile situazione. Cosa fa quel padre di famiglia disoccupato, quei giovani senza possibilità di entrare nel campo lavorativo, quel pensionato che intacca i propri risparmi per aiutare i familiari? Dove andremmo a finire? 
E là a Lampedusa c'è un'altra tragedia dove ogni giorno si allargano i bisogni per la sopravvivenza. Papa Francesco è un uomo che ha sentito la pressante necessità di dare conforto con la sua presenza, e non solo, e merita sicuramente applausi non critiche. Io che ho sempre avuto con la Chiesa un rapporto tra alti e bassi, sostengo che l'inferno e il paradiso c'è già sulla terra e disprezzo i facili pentimenti di alcune persone.
Credo nell'operato del Papa Francesco e penso che ci vuole anche coraggio in quello che fa e nel suo cammino troverà tanti ostacoli. Ogni mattina quando mi alzo il mio pensiero va a lui e penso di pregare insieme.

Edith

mercoledì 25 settembre 2013

Il grido.






Son qui nel buio distesa sul mio letto
e penso a quello che oggi ho detto.

A quello che volevo fare e non ho fatto
e mi pento per un sorriso che non ho dato.

Forse per pigrizia o per stanchezza
chiudevo gli occhi davanti a tanta tristezza.

Volevo ignorare la miseria della vita,
ma come si può stare tranquilla e zitta?

Gridate al mondo, gridate alla gente,
c’è da scuoterla e svegliare la mente.

L’uomo è qui per un breve passaggio
non lasciare dietro distruzione e massacro.

Ha diritti ma anche responsabilità e doveri,
cosa rispondi al Signore, se ti chiede dove eri?

Un mondo d’amore è di nuovo da creare,
perché i nostri bambini possono ancora sognare.

Edith





Federico Zandomeneghi - Girl with flowers


martedì 24 settembre 2013

In memoria di mio padre e di tutti i padri.



Desidero scrivere questa lettera in memoria di mio padre e di tutti i padri che sono stati costretti ad andare in guerra dal 1939-1945 per combattere un "nemico" che neanche conoscevano. Tanti sono ormai morti e anche mio padre, uomo onesto, generoso e rispettoso è morto anni fa a 88 anni. In fondo è stato fortunato che dopo 4 anni di guerra e 2 anni e 1/2 di prigionia in Russia in Siberia è tornato a casa. Nel 1917 in Siberia era morto suo padre, mio nonno che non ho mai conosciuto.
Ho sempre davanti ai miei occhi questa grande hall della Ferrovia a Vienna, grigia, scura e fredda e mio padre che partiva per una guerra non voluta e noi bambini attaccati alla gonna di mia madre, senza capire cosa stava veramente succedendo.

I grandi del mondo decidono del destino di uomini piccoli, dittatori impongono la loro volontà. Il potere dato ai politici non viene usato quasi mai per il bene della comunità. Anche adesso popoli piangono, si disperano in altre parti del mondo e si osa parlare della Primavera Araba, invece si dovrebbe dire l'Inferno Arabo! In questo momento il mio pensiero va in Siria dove un dittatore non vuole mollare. Bambini crescono in mezzo alla morte, distruzione e paura. Bambini che nella loro vita non hanno visto intorno altro che solo odio e miseria e cosa strana, i grandi Politici del mondo stanno a guardare, non sanno cosa fare. Aspettano che il dramma si esaurisca da solo dopo milioni di morti, profughi, invalidi e case distrutte!
Mi viene in mente un detto di MARK TWAIN: - Non occorre chiedere di che razza sei, basta che sia un uomo, di peggio non esiste! -.
E anche oggi nel nostro piccolo si ammazza senza ragione e per futili motivi.

Ho cominciato a leggere i miei libri che raccontano storie di guerre e consiglio ai giovani di aprire questi libri per conoscere e capire che il passato non è così bello come sembrava. Una biblioteca è una cosa meravigliosa, un libro si prende in mano e si può rileggere mille volte ed è una cosa tua per sempre.
Sarei anche felice se qualche superstite scrivesse qualche suo commento e insieme si gridasse che la guerra è una brutta cosa, non serve e il traguardo EUROPA UNITA è proprio nelle parole - Mai più guerre tra di noi, mai più guerre nel mondo -  e io aggiungo: - E' forse un'utopia? -.

lunedì 23 settembre 2013

L’anziano va amato.





 
L’anziano va amato perché passa un periodo 
che solo l’amore dei suoi cari dà ancora senso alla sua vita.

L’anziano non và criticato in continuazione, 
perché dopo una vita spesa per gli altri, per la sua famiglia in particolare,
 ha il diritto di difendere le sue idee, il suo modo di vedere le cose.

L’anziano và preso in considerazione sempre, 
perché ha tanta esperienza accumulata che può ancora essere utile, 
i giovani trarne vantaggi e facilitazioni nel svolgere le proprie mansioni.

L’anziano non si aspetta tanto, ma un sorriso, una buona parola, 
una carezza costa niente e lo fa sentire più accettato e sereno.

Spazzare via la paura dell’anziano è un dovere: paura di ammalarsi, 
paura di non essere più autosufficiente, paura che la società lo respinga, 
visto che non è più attivo e coinvolto.

L’anziano è fonte di tante cose, parlate con lui e scoprite un mondo, 
il vostro passato, che sarebbe un peccato non avere mai conosciuto.

L’anziano è il più grande e prezioso monumento che la vita ci dà 
e non si può mai cancellare perché l’anziano vive nelle future generazioni.

Edith