sabato 28 settembre 2013

Dimenticata.





Di nascosto ti ho spiata dalla finestra,
sei seduta là tranquilla e aspetti.

Aspetti qualcuno entrar nella tua stanza
che porti un sorriso o qualche pietanza.

Hai posato le mani nel tuo grembo
sciupato dal lavoro, dalle fatiche, dal tempo.

Hai gli occhi spenti che non vedono lontano,
ma giri e rigiri una fotografia tra le tue mani.

I capelli biondi una volta, oggi son bianchi,
i tuoi brevi passi sono pesanti e stanchi.

Ritorni col pensiero ai tempi vissuti,
quando era tutto chiaro e non v'erano dubbi.

Sei una madre e hai dato ciò che potevi,
anche se oggi, sei qui, la più sola sulla terra.


Edith


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