martedì 24 settembre 2013

In memoria di mio padre e di tutti i padri.



Desidero scrivere questa lettera in memoria di mio padre e di tutti i padri che sono stati costretti ad andare in guerra dal 1939-1945 per combattere un "nemico" che neanche conoscevano. Tanti sono ormai morti e anche mio padre, uomo onesto, generoso e rispettoso è morto anni fa a 88 anni. In fondo è stato fortunato che dopo 4 anni di guerra e 2 anni e 1/2 di prigionia in Russia in Siberia è tornato a casa. Nel 1917 in Siberia era morto suo padre, mio nonno che non ho mai conosciuto.
Ho sempre davanti ai miei occhi questa grande hall della Ferrovia a Vienna, grigia, scura e fredda e mio padre che partiva per una guerra non voluta e noi bambini attaccati alla gonna di mia madre, senza capire cosa stava veramente succedendo.

I grandi del mondo decidono del destino di uomini piccoli, dittatori impongono la loro volontà. Il potere dato ai politici non viene usato quasi mai per il bene della comunità. Anche adesso popoli piangono, si disperano in altre parti del mondo e si osa parlare della Primavera Araba, invece si dovrebbe dire l'Inferno Arabo! In questo momento il mio pensiero va in Siria dove un dittatore non vuole mollare. Bambini crescono in mezzo alla morte, distruzione e paura. Bambini che nella loro vita non hanno visto intorno altro che solo odio e miseria e cosa strana, i grandi Politici del mondo stanno a guardare, non sanno cosa fare. Aspettano che il dramma si esaurisca da solo dopo milioni di morti, profughi, invalidi e case distrutte!
Mi viene in mente un detto di MARK TWAIN: - Non occorre chiedere di che razza sei, basta che sia un uomo, di peggio non esiste! -.
E anche oggi nel nostro piccolo si ammazza senza ragione e per futili motivi.

Ho cominciato a leggere i miei libri che raccontano storie di guerre e consiglio ai giovani di aprire questi libri per conoscere e capire che il passato non è così bello come sembrava. Una biblioteca è una cosa meravigliosa, un libro si prende in mano e si può rileggere mille volte ed è una cosa tua per sempre.
Sarei anche felice se qualche superstite scrivesse qualche suo commento e insieme si gridasse che la guerra è una brutta cosa, non serve e il traguardo EUROPA UNITA è proprio nelle parole - Mai più guerre tra di noi, mai più guerre nel mondo -  e io aggiungo: - E' forse un'utopia? -.

Edith
 
 

2 commenti:

Erika ha detto...

Carissima, ho letto con molto interesse questo tuo scritto e condivido pienamnete tutto quello che hai voluto raccontarci. Purtoppo viviamo in un mondo egoista in cui chi ci governa lo fa solo per i propri interessi dicendo tante parole.... parole..... parole ... spesso inutili e prendendo decisioni soprattutto dannose. Mi piace anche molto la poesia dell'altro post.
Serena vita.
Erika

Cristina Deboni ha detto...

Grazie Erika, la condivisione è la più bella cosa che esiste, ciao e buona serata. Edith